Christmas at Home with Mariangela Russo from Accade in Tavola

by The hungry apron

Hi, I am Mariangela, wife, mother of Cecilia, and owner of a blog Accade in Tavola. I am from Basilicata, from where I chase the beauty, or maybe she is the one who is looking for me. Pursuing everyday beauty allows me to express myself creatively and present what surrounds me the best - from food that I prepare with love every day to my home - hearth, and nest of my existence. You can find my recipes and stories on my blog Acccade in Tavola and follow my daily adventures on my Instagram.

I've always loved Christmas, and ever since I was a child, the holiday season was so special to me. It was the time of the great family reunions, the time to open presents and spend long days around the table with all the cousins. 

Christmas day was also the day when the house changed its appearance. We would use the prettiest tablecloths, special plates, and glasses that were hidden in the cupboards waiting for a special occasion, and I remember how much I enjoyed seeing the table dressed up for the party, so beautiful and different from most of the other days of the year.


It was also the time for the great preparations in the kitchen and traditional meals. Lucanian Christmas panzerotti was a must-have dessert, and its preparation officially marked the beginning of the holidays.
Everyone was included in its preparation, and for us, children, it was the moment where we played to be grown-ups and helped with tasks.

Like many in the South, Lucanian society remained on the matriarchy for many decades, and at that time, my grandmother was still there, and she was the head of the family.  She would take care of the ingredients list, then pass the task to my mother, who would go grocery shopping and prepare all the tools needed, and my aunt was in charge of frying.
I was about 8 years old, and we, kids, had the most challenging task: passing the dough through the pasta machine under the grandmother's watchful eye and carrying trays back and forth between the kitchen and the bedroom.

Christmas panzerotti were prepared for three families, which was not an easy task! I remember placing the trays and trays of those plump white panzerotti on my grandmother's blue and orange checked plaid, all in a row perfectly spaced from each other, each with small fork holes, ready to be taken back to the kitchen and dipped in boiling oil. The scent of grape jam mixed with chocolate, cinnamon, and the raw dough was so indulging, and we couldn't wait to try them!

The smell of fried food remained for days - soaking into curtains and furniture, but we didn't care. Impatiently, everyone would wait for the tasting moment, and the women who prepared them were happy that the dessert turned out perfectly. I invite you to try them out, following our traditional family recipe that you can find
here.

The moment of preparation and the days preceding the holidays are those of great enthusiasm, excitement, and desire to do. Cooking for family and friends is undoubtedly an act of great love, but it is also a lot of work and long hours spent in the kitchen.
These are the days when we show off our best culinary skills, trying to surprise everyone by presenting a beautiful table and decorations.
If you ask me what the best way to approach the preparations without getting exhausted for the big day is, simple: Let people help you! 🙂 Above all, preparations are the best part of any event, so invite people to join the backstage, prepare meals together, and have fun!

Italian version


 
Sono Mariangela, lucana, moglie e madre di Cecilia, rincorro la bellezza o forse è lei che viene a cercarmi. Attraverso di lei riesco ad esprimere il meglio di ciò che mi circonda, dal cibo che ogni giorno preparo con amore, alla mia casa, focolare e nido della mia esistenza. Ciao, sono Accade in tavola sui social e sul mio blog dove vi racconto di tutto questo e molto altro ancora.

Tra i miei ricordi da bambina quello del Natale è ancora vivo in me.


Era il momento delle grandi riunioni di famiglia, il momento per poter aprire i regali e trascorrere quelle intere giornate intorno ad un tavolo con tutti gli zii e i cugini che solo in quel giorno riuscivamo ad unire. Ma era anche il giorno in cui la casa cambiava aspetto, la comparsa di tovaglie mai viste, dei piatti e bicchieri chiusi per mesi nei credenzoni e ricordo che mi piaceva vedere quella tavola vestita a festa, diversa da tutti gli altri giorni dell’anno. Era il momento delle grandi preparazioni in cucina.


I
panzerotti di Natale della tradizione lucana erano un must di queste festività, la preparazione di questo dolce, segnava ufficialmente l’inizio delle feste.
 
Per noi bambini era il momento del gioco a fare i grandi. Improvvisamente diventavamo elementi di un ingranaggio a catena che non poteva spezzarsi. Tutti eravamo indispensabili e ognuno aveva il proprio compito.

Tutto partiva dal capofamiglia ( la societĂ  lucana, come molte del sud, per molti decenni si è mantenuta sul matriarcato e a quel tempo c’era ancora mia nonna ) lei, si occupava della lista degli ingredienti, poi passava il compito a mia madre, colei che si impegnava a far la spesa, recuperare gli attrezzi da utilizzare e infine  il turno di quella che un giorno sarebbe diventata la sostituta della nonna, mia zia, sorella maggiore di mia mamma che si occupava esclusivamente della frittura, tutto il tempo davanti a questo calderone di olio bollente.


E noi bambini?
Avevo circa 8 anni e a noi spettava il compito più duro, quello del passaggio dell’impasto alla macchinetta sotto l’occhio vigile della nonna e di portare vassoi avanti e dietro tra la cucina e la camera da letto che aveva l’unico piano d’appoggio sufficientemente ampio, il lettone. Si preparavano panzerotti di Natale per tre famiglie, per nulla una passeggiata!
Su di un plaid a quadri, color blu e arancio (che tutt’oggi ricordo come se lo avessi ancora qui con me) poggiavamo vassoi e vassoi di quei cuscinetti bianchi paffutelli, profumatissimi di marmellata di uva, cioccolato, cannella e impasto crudo, tutti in fila perfettamente distanziati l’uno dall’altro, ognuno con dei buchini di rebbi di forchetta, pronti per esser riportati in cucina ed esser tuffati in olio bollente.


La cucina sembrava un laboratorio di apine laboriose, tutte intente tra concentrazione degli adulti e gli schiamazzi di noi bimbi.
L’odore di fritto permeava tende e mobili per giorni interi e poi il momento dell’assaggio che ci vedeva come cavallette impazzite di fronte ad enormi coppe e infine l’espressione soddisfatta delle donne di casa per l’operato ben riuscito.

Il momento dei preparativi e i giorni che precedono le feste, sono quelli del grande entusiasmo, fermento e voglia di fare. Cucinare per familiari ed amici è certamente un atto di grande amore ma è anche il momento di lungo lavoro ed ore trascorse ai fornelli.
Sono i giorni in cui mettiamo in mostra le nostre migliori doti culinarie, cercando di sorprendere tutti anche attraverso la presentazione di una bella tavola e qui ne trovate alcune tra le mie preferite.


Se mi chiedete Qual è il modo migliore di approcciarsi ai preparativi senza arrivare sfiniti al gran giorno, io vi rispondo:
Semplice, Lasciatevi aiutare!


Soprattutto, ricordate, I preparativi sono la parte migliore di ogni cena o pranzo ben riuscito ed è anche il momento dello stare insieme affinchè anche il dietro le quinte diventi un momento di divertimento.



ABOUT MARIANGELA RUSSO


Mariangela is a food & lifestyle blogger and sommelier from Basilicata, Italy. Her blog, Accade in Tavola, is a collection of memories, scents, and special moments spent around the table and in the kitchen. Through her images and food, Mariangela will encourage you to discover south Italy, its beautiful food, and landscapes.

Read more about Mariangela on her blog:
https://www.accadeintavola.it/
Follow her on Instagram:
@accadeintavola
 

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